I vaccini rappresentano lo strumento di prevenzione più efficace nei confronti di malattie gravi e a volte mortali.

Per quanto riguarda il cane i vaccini definito “core” o essenziali sono quelli che proteggono contro parvovirosi, cimurro e epatite infettiva; i “non core” sono quelli contro leptospirosi, parainfluenza, rabbia, Leishmaniosi, bordetella.

Nel gatto invece sono considerati essenziali quelli contro la rinotracheite, il calicivirus e la panleucopenia. Non essenziali quelli contro la Clamidia e la leucemia.

Presso la nostra struttura è possibile pianificare dei piani vaccinali personalizzati in base alle esigenze, all’età e allo stile di vita dei nostri pazienti.

Come funziona un vaccino?

È importante sapere che il sistema immunitario, cioè il sistema di difesa di ogni organismo, può riuscire a difendersi da innumerevoli minacce, ma quello che fa la differenza sono le tempistiche; Lo scopo del vaccino, infatti, non è combattere esso stesso le malattie, quanto quello di “presentare” al sistema immunitario le potenziali minacce in modo che, in caso di necessità, sappia già contro chi e cosa combattere e sia pronto a farlo.

Un soggetto non vaccinato ha infatti necessità di diversi giorni o settimane per riconosce certi “intrusi” e organizzare le proprie risorse per combatterlo. Giorni che invece il virus userà a proprio vantaggio per moltiplicarsi a dismisura e creare danni a volte irreversibili.

In un paziente vaccinato, che conosce già il nemico ed è già pronto a combatterlo, la risposta sarà molto più rapida ed efficace, togliendo il tempo necessario ai microbi per moltiplicarsi e sopraffare le difese del corpo!

Quando fare il vaccino?

Nei nostri pazienti l’età migliore per iniziare il ciclo vaccinale per il proprio animale è tra la 6 e la 9 settimana di vita, per poi ripetere l’iniezione ogni 3-4 settimane di età fino alla 16esima settimana o più.

Perché è importante rispettare queste tempistiche?

Questo è dato dalla necessità di seguire i ritmi biologici dettati dalla natura: bisogna infatti ricordare che il vaccino ha lo scopo principale di proteggere i soggetti più deboli e ancora non maturi dal punto di vista immunitario, per questo è necessario farlo già prima dei due mesi e continuare finchè il paziente non sviluppa il proprio pool anticorpale, che avviene grossomodo tra il terzo e quarto mese, in modo da stimolarlo e aiutarlo a “riconoscere” queste minacce.

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